«Giovannantonio Puopolo una personalità di grande rilievo, un imprenditore importante. È un avellinese-arianese che è legato al proprio territorio anche se il successo lo ha dappertutto, e quindi sono quelle figure che ovviamente rendono orgogliosa la nostra Regione». Così Stefano Caldoro nel suo incontro con la stampa e gli elettori ad Ariano Irpino.

Gli spazi esterni dell’Hotel Incontro per l’occasione erano ordinatamente gremiti, nel rispetto del distanziamento sociale.

Il candidato alla Presidenza della Regione Campania ha parlato per oltre 30 minuti evidenziando “le bugie di De Luca”, la serie di cose vantate ma mai realizzate, come nell’ultimo caso in ordine di tempo, presso la IIA di Flumeri: «procedure – ha spiegato Caldoro – nate nel periodo della mia amministrazione, come è noto, per il resto sono tutte prevalentemente azioni governative e impegni che le Regioni hanno sugli acquisti, lui non ha fatto praticamente nulla. Ma ditemi – ha incalzato Caldoro – cosa ha fatto De Luca in questi 5 anni? Ricordatemi almeno una cosa, una grande opera. Noi, invece, siamo in grado di elencare molte cose. Misure di investimento di due grandi infrastrutture come la Lioni-Grottaminarda che era ferma da troppi anni e non aveva la copertura finanziaria: siamo andati noi al Cipe, all’epoca c’era il Governo Berlusconi, e ci siamo fatti assegnare 240 milioni e poi l’Alta Capacità Napoli Bari, un investimento di miliardi di euro, la più grande opera pubblica del Mezzogiorno, anche in questo caso la firma ce l’ho messa io su un contratto istituzionale di sviluppo, trovammo le risorse insieme alla Puglia e alla Basilicata». Ma Caldoro nel suo intervento ha spaziato tra molteplici argomenti compresa l’emergenza sanitaria e la “zona rossa” dove gli arianesi sono stati fortemente penalizzati e colpevolizzati. « Il nostro obiettivo è produrre buona politica, avere una classe di amministratori di grande valore. Dobbiamo garantire agli irpini il protagonismo e dico soprattutto agli irpini che non si vogliono consegnare al salernitano di fare uno scatto di orgoglio – ha concluso Caldoro – e scegliere il centro destra».

Particolarmente sentito ed articolato anche l’intervento di Giovannantonio Puopolo: «De Luca avrebbe dovuto lasciare la presidenza della Regione 45 giorni prima delle elezioni – ha spiegato il candidato alle Regionali per Forza Italia – invece sta ancora seduto lì grazie al Covid-19. Lui dice che ha salvato la Campania dal virus, io dico che è il virus che ha salvato lui, perchè è grazie al virus che lui ostenta un vantaggio. A dicembre il suo partito, il Partiro Democratico, rifiutava la candidatura di questo personaggio, un teatrante, uno che è stato capace solo di uscire in televisione è terrorizzare i cittadini come quando si era in guerra, e con la paura addosso ci porta a votare. Il Presidente Caldoro, invece, dal 2010 al 2015 ha portato avanti un grandissimo lavoro per le aree interne, chi ha amministrato lo sa, ma anche i cittadini ricorderanno l’“Accelerazione della spesa”. I quattro irpini che in Regione hanno gestito il potere per questi cinque anni e che oggi si ricandidano annunciando il cambiamento in Regione fanno specie perchè è una candida ammissione di aver portato avanti il nulla. I nostri obiettivi invece sono ben precisi, intendiamo portare avanti le microimprese, favorendo l’integrazione dell’agricoltura al turismo, valorizzando le nostre eccellenze, i nostri prodotti tipici e le nostre tradizioni. Creando lavoro e non assistenzialismo. La Regione possiede in bilancio 100 milioni di euro per il turismo, di questi fondi qui non è mai arrivato un centesimo. La promozione territoriale non è mai stata fatta. Noi invece punteremo a questo, a dare reddito attraverso l’agricoltura e il turismo. E allora – ha concluso Puopolo – andiamo tutti a votare e facciamolo per una persona perbene come Stefano Caldoro e non per una controfigura di Crozza».